"So chi ha tradito Silvia Romano", parla la fondatrice della onlus
"Certo che so chi ha
tradito Silvia". Lo afferma su Repubblica Lilian Sora,
fondatrice della Onlus Africa Milele con cui collaborava Silvia Romano. "Ma l'ho detto - racconta - a
familiari e inquirenti e basta. Ho fatto le mie indagini, non per cercare di
liberare Silvia ma per capire cosa fosse successo. E penso di averlo
scoperto".
"La sicurezza -
sostiene Lilian - a Chakama c’era: lo so, ci hanno buttato addosso
tanto fango ma la protagonista ora è Silvia e risponderà lei, sono sicura.
Per tramite dei volontari mi sono arrivate parole carine, da parte di
Silvia".
"Davvero i familiari
hanno preso le distanze dalla onlus? - chiede -. Dovremo assolutamente parlare,
in questo anno e mezzo anche io mi sono avvicinata all’Islam. Suo papà non l’ho
mai conosciuto, sono separati e io parlavo con la mamma, che non
sapeva neppure dove si trovasse esattamente sua figlia in Kenya. Non
avevamo i numeri l’una dell’altra, evidentemente Silvia non lo riteneva
necessario... strano no? Se stavo zitta per rispettare il loro dolore
dicevano che me ne infischiavo, se parlavo di Silvia mi dicevano di rispettare
il silenzio per le indagini", spiega.
"Non abbiamo mai
pensato all’ipotesi di un rapimento o un assalto violento - dice
ancora a Repubblica -. Se conosceste quel villaggio e la sua gente
capireste. Quando è stata rapita Silvia, in sede a Chakama erano in servizio
ben due guardiani".
Poi il racconto del rapporto
con la giovane cooperante: "L’incontro con Silvia è nel 2018 - racconta
-. Ci ha contattati sulla pagina Facebook, che ora sta facendo record di
aspiranti volontari. Silvia voleva fare un periodo in Kenya dopo la laurea e
aveva scelto due onlus. Prima è andata sulla costa, a Liconi, con l’altra:
quella è zona rossa, non Chakama. Poi ci siamo date appuntamento a
Malindi. Lei era già ambientata, me la ricordo con le treccine... Ma
non sapeva che l’aspettava un’Africa diversa, la vera Africa, un’Africa
rurale non ancora rovinata dal turismo".
"Con i volontari,
dorme sempre il guardiano masai - dice ancora Lilian Sora -. Il giorno
che incontrai Silvia a Malindi, ero con le mie figlie: Silvia andò poi a
Chakama con il matato, l’autobus di linea, insieme a Irene. E' mia figlia, che
ha 19 anni e studia cooperazione internazionale, che l’ha introdotta nel
villaggio, un villaggio che era tranquillo - precisa -. Non ci saremmo
mai aspettati quello che è successo".
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