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Visualizzazione dei post da gennaio, 2017

Premio Nazionale Insegnanti: ecco i nomi dei 50 finalisti. In maggioranza donne, il più giovane ha 28 anni

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Sono 26 donne e 24 uomini i 50 finalisti dell’Italian Teacher Prize, il Premio Nazionale degli Insegnanti lanciato lo scorso 29 maggio dal Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Stefania Giannini, sulla scia del Global Teacher Prize. Il più giovane finalista ha 28 anni, il più anziano 66. Le regioni più rappresentate sono la Lombardia, il Lazio e la Toscana con 6 docenti ciascuna, seguono l’Emilia Romagna e la Puglia con 4 insegnanti rispettivamente. I docenti avevano tempo fino al 18 ottobre per candidarsi o essere candidati. Complessivamente sono stati 11.000 gli insegnanti che hanno partecipato alla selezione, il 67% donne, il 53% docenti in istituti secondari di II grado, principalmente di età compresa tra i 50 e i 59 anni. Rispetto al totale,  7.426 sono stati proposti dai propri alunni, dalle famiglie o da persone che fanno parte della loro comunità scolastica, i rimanenti 3.372 si sono autocandidati. Selezionati i 50 finalisti, a partire dal

Scuola, iscrizioni on line dal 16 gennaio al 6 febbraio

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Da lunedì 9 al via la fase di registrazione sul portale dedicato Apre il portale delle iscrizioni on line a scuola: da lunedì  9 gennaio , a partire  dalle ore 9.00 , le famiglie potranno  cominciare a registrarsi  e ottenere le credenziali da utilizzare al momento dell’iscrizione per l’anno scolastico 2017/2018. Le domande potranno poi essere inoltrate dalle  ore 8.00 del 16 gennaio  alle  ore 20.00 del 6 febbraio   2017 , come previsto dall’annuale circolare diffusa nelle scorse settimane dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. Novità di quest’anno: chi ha già un’identità digitale SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) potrà utilizzare quelle credenziali per accedere al portale delle iscrizioni senza effettuare prima la registrazione. Le iscrizioni on line riguardano  le classi prime  delle scuole primarie e secondarie di primo e di secondo grado. Sono obbligatorie per le scuole statali e facoltative per le paritarie. La modalit

Comparazione e ipotesi scientifiche: appunti per uno studio sulle forme di governo

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C’è forse del vero nelle note riflessioni di Gustav Radbruch sulle ricerche relative al metodo giuridico, secondo cui in esse potrebbero scorgersi i sintomi di una «malattia» che affliggerebbe la scienza del diritto, dal momento che «l’uomo sano e la scienza sana non sono soliti sapere molto su se stessi». È anche vero, tuttavia, che esistono malati che, per paura, disfattismo o perché le terapie necessarie a curarli si porrebbero in contrasto con le loro più ferme convinzioni religiose o filosofiche, rifiutano le medicine e preferiscono ignorare le stesse patologie da cui sono affetti. Così come esistono gli ipocondriaci, che, pur sani, sono costantemente preoccupati che qualsiasi presunto sintomo avvertito sia segno di qualche malattia. Insomma, non sempre salute e coscienza vanno di pari passo e nella stessa direzione. Il modo probabilmente  più sano  di pensare  alla propria salute  – sia per un uomo che per la sua scienza – è quello di coltivare una  misurata consapevolezza  circ

Graduatorie d’istituto, possibile ancora inserirsi in terza fascia. I titoli di accesso e la tabella dei titol

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Importanti novità per i laureati in attesa di iscriversi nella terza fascia delle graduatorie di istituto, utilizzate dai Dirigenti Scolastici per l’attribuzione delle supplenze. L’articolo 1, comma 107, della legge di riforma 13 luglio 2015, n. 107, detta La Buona Scuola, è stato modificato e la modifica è contenuta nel decreto legge 30 dicembre 2016, n.244, detto Milleproroghe. L’articolo 1 comma 107 recita:”A decorrere dall’anno scolastico 2016/2017, l’inserimento nelle graduatorie di circolo e di istituto può avvenire esclusivamente a seguito del conseguimento del titolo di abilitazione.” Nella Gazzetta Ufficiale  Serie Generale n.304 del 30-12-2016  all’articolo 4 comma 4 si legge:”  All’articolo 1, comma 107, della legge 13 luglio 2015, n. 107, le parole: «2016/2017» sono sostituite dalle seguenti: «2019/2020»”. Si è cioè verificato ciò che era ormai conseguenza logica da tempo: il comma 107 sarebbe risultato inapplicabile per la mancanza di percorsi abilitanti