Post

Visualizzazione dei post da novembre, 2017

Guida al riscatto INPS dei periodi di aspettativa

Immagine
Riscatto INPS dei periodi contributivi di aspettativa per gravi motivi familiari: come funziona il congedo straordinario e come presentare la domanda, anche in seguito a ricongiunzioni o trasferimenti. Il  riscatto  INPS dei periodi di  aspettativa  per  motivi di famiglia  ai fini pensionistici offre ai lavoratori dipendenti, pubblici e privati, la possibilità di riscattarne i relativi  contributi , anche precedenti al 31 dicembre 1996 ( articolo 1, comma 789 della legge 296/2006 ). Questo consente di raggiungere prima i requisiti per la pensione. Per fare domanda, però, è necessario che il periodo di aspettativa in questione sia documentato; inoltre, il lavoratore deve poter dimostrare, sempre presentando idonea documentazione ( articolo 3 del Dm 21 Luglio 278/2000 ), i gravi motivi di famiglia. => Permessi di lavoro retribuiti per assistenza e malattia Aspettativa L’aspettativa per cui si chiede il riscatto – al di fuori di permessi mensili riconosciuti dalla legge 1

“Frena il Bullo”, convegno su bullismo e cyberbullismo a Milano il 25 ottobre

Immagine
comunicato – Mercoledì 25 ottobre 2017 presso lo stand di Expo Training della Fondazione Assosafe avrà luogo un incontro di informazione e sensibilizzazione per discutere di bullismo e cyberbullismo e delle conseguenze del fenomeno. Professionisti ed esperti riguardo al tema, si alterneranno in un confronto volto a mettere in evidenza non solo le cause e le conseguenze, ma anche tutti i fattori ad esso connessi, dell’uso responsabile della rete, degli aspetti legali e alla necessità di attivare percorsi di prevenzione. L’incontro è organizzato dalla Fondazione Assosafe, in collaborazione con il SIAP Polizia di Stato (Sindacato Italiano Appartenenti Polizia) e ADLI (Associazione Datori di Lavoro Italiani), patrocinati dal Senato della Repubblica, dalla Camera dei Deputati, dalla Regione del Veneto, dal comune di Padova e dall’Associazione Soprusi Stop, nell’ambito di un ciclo di seminari dal titolo FRENA IL BULLO, CHE hanno già coinvolto diversi istituti superiori delle Regioni I

Dal Giappone: “Bullismo a scuola? Docenti responsabili con metodi educativi discutibili”

Immagine
Sul Japan Times , quotidiano giapponese in lingua inglese, si parla di bullismo e di un fenomeno in continua crescita anche nel Sol Levante. 324mila sono i casi dalle elementari alle superiori rilevati dal Ministro dell’Istruzione giapponese nel 2016. Un trend che sta crescendo e si fatica a contenere. I casi gravi sono 400 (86 in più rispetto all’anno precedente) che hanno causato danni fisici o psicologici alle vittime.

Settimana corta, qual è l’iter corretto per l’adozione? Quale ruolo al sondaggio delle famiglie?

L’adozione della settimana corta è il frutto di un iter che deve coinvolgere gli organi collegiali, ognuno con gli specifici compiti di competenza. Il principio del coordinamento tra gli organi collegiali L’adozione della settimana corta costituisce per le scuole, in regime di autonomia, una possibilità organizzativa, essendo tra l’altro tale opportunità ricavabile dall’art.4 del DPR n.275 del 1999 ove è appunto sancito il principio della flessibilità oraria (“le istituzioni scolastiche possono adottare tutte le forme di flessibilità che ritengono opportune”). La sua adozione richiede però in via ordinaria una consultazione di tutti gli organi collegiali che governano sotto diversi profili la scuola. E’ lo stesso art.16 del Regolamento sull’autonomia (DPR 275/1999) a sottolineare la necessità di un coordinamento delle competenze che deve perciò realizzarsi con l’apporto di tutti soggetti che a vario titolo partecipano alla vita della scuola. La Circolare 105 del 1975

Una scuola che non boccia è una scuola marcia. Crepet, vogliamo il male di chi abbiamo messo al mondo

La verità è che vogliamo male a chi abbiamo messo al mondo. “Già da quando gattonano – conclude Crepet – risolviamo loro tutti i problemi. La verità è che li […] The post Una scuola che non boccia è una scuola marcia / Tutto quello che è comodo è stupido… Fonte: Aetnascuola.it Leggi l’articolo completo su: Aetnascuola.it

Graduatorie III fascia ATA, scelta preventiva delle scuole con l’app “Sedi esprimibili”

Appare piuttosto improbabile che il 13 novembre, come riportato dal sindacato Gilda di Forlì-Cesena , si aprirà la finestra per compilare il modello D3 per quanto riguarda le graduatorie di istituto di terza fascia. Quindi, per la scelta delle scuole si dovrà attendere ancora, non prima dell’apposito avviso Miur. SEDI ESPRIMIBILI: L’APPPLICAZIONE DEL MIUR Come scritto in precedenza , le domande pervenute, in base alle ultime stime, sono circa 2 milioni (nel 2014 furono 1,5 milioni). Molte domande sono state inviate per raccomandata con ricevuta di ritorno e stanno arrivando alle scuole in questi giorni e nei prossimi. Alcune scuole hanno ricevuto  centinaia di domande  e ovviamente le inseriranno gradualmente, in base anche agli altri impegni del personale di segreteria. Ne consegue che, fino a quando non saranno inserite a sistema tutte le domande dalle scuole, non sarà possibile formulare una data di apertura delle operazioni del modello D3, relativo alla scelta delle sedi. Tu