La Basilicata in via di spopolamento. Calano le iscrizioni scolastiche e quindi i posti di lavoro


Nelle scuole lucane nel periodo compreso tra l’anno scolastico 2006-07 e il 2017-18, si sono iscritti 15.129 alunni in meno (passando da 94.731 a 79.602) che hanno determinato il venir meno di 1.774 posti di lavoro (174 nella scuola dell’infanzia, 738 nella primaria, 448 nella secondaria di primo grado e 414 in quella si seconda grado) e di numerose sezioni. I dati emergono direttamente da uno studio commissionato dal ministero dell’istruzione. Tornando ai dati, dalla ricerca emerge che la flessione degli iscritti si è attestata sulle -1.807 unità nella scuola dell’infanzia, con annessa diminuzione delle sezioni (-79). Per l’effetto sono aumentati fino a 11 i centri lucani senza scuola dell’infanzia Nella primaria, invece, gli alunni in meno dal 2006-07 ad oggi sono 5.407, con -367 classi e 738 posti scomparsi (anche se c’è un +95 posti per il sostegno). I centri senza scuola sono passati da 3 del 2006-07 (Calvera, Fardella e San Paolo Albanese) a 7, con l’aggiunta di Teana, Cirigliano, Castelluccio Superiore e Trivigno. Nella secondaria di primo grado il dato negativo per gli alunni è stato di -2.764, con 161 classi in meno e 448 posti di lavoro andati in fumo, parzialmente compensati da un +33 in fatto di posti di sostegno. Qui, però i centri senza scuola sono 13. Infine, la secondaria di secondo grado: -5151 alunni, -173 classi, -414 posti e + 236 posti di sostegno. Continuando così, nel giro di 10 anni, la popolazione scolastica di Basilicata rischia di scendere a circa 68mila unità. In aumento, invece,solo il dato relativo bambini disabili, passati da 1.440 a 1.868 con un saldo positivo di +428: il dato incide per il 2,2% sul totale degli alunni iscritti ed è il più basso a livello nazionale. “Con il via libera al Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri di riparto del Fondo da 75 milioni di euro, per le spese relative all’assistenza scolastica degli alunni disabili, sono in arrivo in Basilicata 782mila euro con cui finanziare le funzioni relative all’assistenza per l’autonomia e la comunicazione personale degli alunni con disabilità fisiche e sensoriali”Numeri inquietanti, dunque, quelli contenuti nello studio del ministero dell’Istruzione. Il cui vero problema, forse, è che questa tendenza non solo non si arresterà, ma potrebbe addirittura lievitare. Un problema quello dello spopolamento che è gancio tra i diversi fattori di lavoro, economia, servizi e qualità della vita. E qui o la politica interviene seriamente,oppure la Basilicata sarà destinata a scomparire

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