The Truman show del Governo


Dopo i mesi trascorsi in TV per spiegare natura, evoluzione e rimedi della pandemia con una realtà non sempre collimante con lo spettacolo andato in onda, ora si stanno preparando le puntate dedicate alla economia.
C’è un bellissimo e profetico film americano, uscito nel 1998, The Truman show, che è in grado più di ogni altra rappresentazione di esprimere e spiegare ciò che sta avvenendo in Italia nella stagione del coronavirus e della grande depressione economica che ne potrebbe derivare. Il film traeva ispirazione dai programmi televisivi che stavano prendendo campo in tutto il mondo, basati suklla spettacolarizzazione della vita reale (o presunta tale). Il genere, infatti si chiama ancora oggi “reality show”. La trovata del film, ed il successo che ne derivò, sta nell’avere estremizzato la situazione, togliendo di mezzo la  linea di demarcazione tra reale e virtuale. Tanto che per l’inconsapevole protagonista lo show rappresenta la sua realtà, cioè la vita vissuta fino dalla nascita.
E’ ormai evidente che la stessa cosa rischia di accadere a Conte ed al suo governo. Dopo i mesi trascorsi in TV per spiegare natura, evoluzione e rimedi della pandemia con una realtà non sempre collimante con lo spettacolo andato in onda, ora si stanno preparando le puntate dedicate alla economia. Che cominceranno ad essere girate venerdì pomeriggio. L’agenzia ANSA ci informa che “Il calendario degli incontri, che si dipaneranno fino alla prossima settimana nell’arco di quattro o cinque giornate, è in fase di elaborazione ma dovrebbe partire, venerdì, dai rappresentanti dell’opposizione,,,,Sabato dovrebbe essere il giorno dedicato ai colloqui di profilo europeo e internazionale, con il collegamento in videoconferenza, tra gli altri, della presidente della Commissione Ue Ursula Von Der Leyen e del presidente del Parlamento europeo David Sassoli. Lunedì 15 dovrebbero iniziare i colloqui con le parti sociali, che potrebbero richiedere più di una giornata di lavoro”.
Avete capito bene: a poche ore dall’inizio, nessun punto fermo. Si va in onda e si recita a soggetto. Nemmeno si conoscono gli attori quali esattamente saranno. Un film decente potrebbe venire fuori se ci fosse un nuovo Fellini. Ma in giro non se ne vedono, e, casomai, non li troveresti in politica o nella schiera di questi ministri. Il tutto dopo che i superesperti di Colao hanno appena consegnato il lavoro che era stato loro assegnato, pomposamente presentato come pietra miliare per la grande rinascita italiana. Secondo noi in ogni campo, a maggior ragione in economia, le misure da adottare si studiano senza clamore, magari chiedendo aiuto a tutti gli esperti che si ritenga necessario consultare. Solo dopo avere deciso si dovrebbe parlare. Se non altro per evitare fughe interessate di notizie che potrebbero, come spesso avvenuto, turbare i mercati. Ma ormai, nella logica di questi tempi, “the show must go on”.
Nicola Cariglia | 10 Giugno 2020

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